13/10/10

Momenti d'oro

C'è un fattore che contraddistingue il limite della decenza. E quel fattore, stasera, non è il fattore x.
Piuttosto, è l'Italia dei fattori multipli. L'Italia senza speranza che va avanti senza ascoltare. E parla troppo. Un bel paese che si ridicolizza davanti alla tv, è ciò che ho visto. Talenti che nascono e che vengono respinti, è ciò che continuano a vedere i miei poveri occhi. Poveri noi.
Noi che ne abbiamo le palle piene. Piene zeppe di fattori che non dovrebbero esserci. Piene zeppe di prove sottotono che vengono avallate dai più. E respinte dai meno.
Viviamo in un Italia deprimente che ci deprime sempre più. Ci esalta sempre meno. Ma dove sono i fattori determinanti? Dove sono quelle perle che ci fanno dire: "Cazzo, io qualcosa di diverso l'avevo trovato. Quella sera, in tv, l'ho visto e ascoltato. Ma poi, beh.....si è eclissato".
E allora ci sono momenti in cui perdiamo la speranza. Momenti in cui ci chiediamo se davvero viviamo in un paese fiero della sua onestà intellettuale. Siamo onesti, dai. Lo so che ve lo chiedete anche voi.
Ci sono momenti in cui vorremmo urlare al mondo ciò che sentiamo. E non lo facciamo, consapevoli che ci sentirebbe solamente il nostro vicino.
Si, stasera ho perso il mio tempo, e volevo condivere con voi tale perdita. L'ho perso davanti a uno spettacolo indicibile, in cui la musica ha perso la sua dignità. E il luogo di tale misfatto, signori, è sempre il solito. L'Italia. L'Italia del bluff eterno, dell'eterna ignoranza.
Eppure, la speranza è dura a morire. Almeno così dicono. E io ci voglio credere.
Arriveranno quei momenti, i momenti in cui le nostre palle si rialzeranno da terra e grideranno di gioia. Momenti in cui troveremo un pò di ricchezza culturale.
Perchè questi, al momento, non sono momenti d'oro.

Nessun commento: