14/12/11

Zombillenium 2 [rece]


Zombillenium è stato una manna dal cielo. E il secondo volume rispetta tutto ciò che di buono c'era nel primo, aggiungendo tanta altra roba magnifica che non può passare inosservata.
Trovate la mia recensione su Fumetti di Carta, proprio QUI.

06/12/11

2...

...e 3.
Si continua con le pubblicazioni su iComics. Stavolta si parla di orrore e di cose a cui è difficile dare una spiegazione. Sono due storie ideate e sceneggiate dal sottoscritto, e ne vado decisamente fiero.
Non so quando vedranno luce, ma vi consiglio di acquistare iComics ogni mese, così non vi sbagliate e vi leggete roba interessante.
Quando saranno in edicola, darò qualche dettaglio in più.

16/06/11

07/06/11

Level Up [rece]

Lo stesso tizio di American Born Chinese, vincitore di un Eisner Award nel 2007, pensa e realizza Level Up. Ed è sicuramente una buona notizia.
Glamazonia ha pubblicato la mia recensione, precisamente QUI.

29/05/11

La cultura tamarra

Mi hanno appena segnalato l'imminente avvento di un nuovo strabiliante programma che farà il suo esordio a breve nelle nostre piatte tv. Ad offrircelo, sarà quel canale che di documentari se ne intende, Italia1. Infatti, si tratta di un documentario ("docufiction", come la chiamano quelli di mediaset nel proprio sito) con protagonisti 8 tamarri, di cui 4 donne e 4 uomini. E che faranno questi tamarri? Semplicemente, i tamarri. Il gruppo, detto anche gruppo di truzzi, sarà protagonista di un tour a bordo di un pullman (quelli di mediaset lo chiamano camper, ma dalla foto sembra proprio un pullman), che li porterà da Roma a Milano, passando per varie tappe.
"L'insolita spedizione..." Dice il comunicato ufficiale mediaset, "esplorerà la tradizione e la cultura del nostro Paese rivelandoci, giorno dopo giorno, la filosofia tamarra e tutti i suoi imprescindibili comandamenti".
Non ho ben capito se lo scopo del viaggio, oltre a quello di mostrare culi e tette e di far accoppiare i tamarri per procreare il tamarro perfetto, è quello di far incontrare la cultura tamarra con culture più elevate, o di unire le vaste tradizioni tamarre in un unica grande famiglia.
Beh, per scoprirlo non ci resta che attendere con trepidazione la prima puntata di Tamarreide (si, non avete letto male, il titolo è proprio Tamarreide).

22/05/11

Il martello degli Dei [rece]

"Il Martello degli Dei" è opera di Mike Oeming (quello di "Powers") e di Mark Wheatley. "Nemico Mortale" è il titolo di questo splendido primo volume fatto di botte, risate e rock n roll. La mia recensione, sempre su glamazonia.

13/05/11

Hit Moll [rece]

"Hit Moll" (Luca Enoch, Andrea Accardi) è un fumetto che aspettavo da tempo. E le aspettative che avevo in merito erano decisamente alte. Forse troppo.
Ne parlo su glamazonia. Proprio QUI.

09/05/11

Salutando Carlos

L'avevo visto e ascoltato in un fortunato pomeriggio alla scuola internazionale di comics.
Carlos Trillo, oggi, non è più con noi. Ed è una notizia tristissima.

01/05/11

Fortuna che c'è Wes

E fortuna che Scream 4 è sinceramente meraviglioso.
E' il mio primo Scream che vedo al cinema, e a parte qualche voce di gente che non riesce proprio a tacere in sala, direi che me lo sono goduto davvero. E' anche il primo film di Wes Craven che mi concedo sul grande schermo. E vorrei almeno un bis immediato. Perché finalmente ho visto un horror che si possa definire tale, e nel 2011 è merce rara.
Divertente e sanguinoso già dalle primissime battute (c'è lei e c'è anche lei), Scream 4 è un horror che vive tra "paura" e ironia rispettando i classici stereotipi di genere. La differenza lampante con altri simili è che qui troviamo l'unione perfetta tra antico e moderno. La nostalgia dei '90 accetta ben volentieri di sposarsi con il presente, e il risultato, con la mano di Craven, non può essere altro che un gustosissimo horror classico al passo coi tempi. Inoltre, il clichè è usato consapevolmente, sfruttato per insinuarsi nelle convinzioni dell'ingenuo spettatore che si domanda chi sia, stavolta, ad indossare i panni di Ghostface, cercando di capire chi c'era in scena quando tizio è stato accoltellato, escludendo possibili candidati al ruolo dell'assassino. Ma è un gioco allestito con maestria, preparato per soddisfarre l'amante di genere che probabilmente non ne può più di finti remake prodotti "tanto per inserire un pò di sangue nelle sale". E qui siamo ben lontani da questi soliti furti cinematografici.
Non giriamoci intorno, Scream 4 è probabilmente il migliore e il più spassoso della serie, ed è sicuramente il film moderno che rappresenta al meglio la sua categoria.
E caro Wes, vista la tua attuale forma, ti invito a farti vivo più spesso.

27/04/11

Demo [rece]

Credo che "Demo", nel suo campo, sia una delle opere migliori uscite in questi ultimi anni. Sempre su glamazonia, vi spiego cosa proverete e troverete leggendolo.

19/04/11

True Blood [rece]

In attesa dell'attesissima quarta stagione di True Blood, Alan Ball (con il supporto di un manipolo di preziosi aiutanti) ci "regala" la prima incarnazione a fumetti della sua serie televisiva.
La mia sincera recensione, sempre su glamazonia.

15/04/11

Dr. Morgue 1 [rece]

Una bella sorpresa, questo dr. Morgue.
Quelli di glamazonia hanno pubblicato la mia recensione del primo numero. La trovate QUI.

31/03/11

Giorni di apatia

Era una di quelle mattine piene di sensazioni arroccate. La nebbia scendeva e il sole si nascondeva. E lui non era in sè.
Se decideva di uscire lo faceva perchè ne sentiva il bisogno, non per inerzia. Ma questa volta era stato trascinato da una mano improvvisa, sprovvista di tatto. Tratteggiare le emozioni non era una sua peculiarità. E quando la incontrò non seppe reagire. O meglio, sbagliò reazione.
Ma sono proprio le reazioni concatenate a rappresentare una ragione di vita. Di quella vita comunemente percepita come occasione di essere. Essere qualcuno o essere detestato da qualcun altro. Essere causa di litigio, o conseguenza di amore.
Camminava su e giù in cerca di risposte, anche parziali. Marzo è il mese delle risposte. Almeno così gli hanno detto. Ma all'orizzonte solo domande. E' lì che voleva andare, dove neanche l'orizzonte può osservarlo e giudicarlo.
Funesto e perfetto, è come una barca fuori porto senza debiti, l'orizzonte. Inarrivabile e stravagante, è il confine che separa vita, morte e miracoli. L'orizzonte.
Quella mattina gli ricordava cosa si era promesso, e che le promesse sono difficili da mantenere. La promessa non mantenuta diventa una spietata bugia. Su questo aveva pochi dubbi. Eppure c'era un dubbio che lo assaliva da tempo, ma da tempo non lo ricordava più. Troppa nebbia.
E troppe storie scadute in una gonfia e spietata bugia. In quei giorni di apatia.

08/03/11

La donna che rubò la Cadillac del sindaco di Gotham City

Si aggirava per Gotham con l'aria pulita di chi sa di essere altamente sporca. Dopo un giro sospettoso in centro, si dirigeva verso la sua preda. Abilmente scaltra, adoratrice di interni in pelle contornati da intense lische di pesce, si avvicinava al finestrino con il suo muso a doppio taglio. Dopo un'occhiata imparziale e circoscritta, incideva il banalissimo vetro con le sue unghie esperte.
Era una Cadillac oltraggiosa. La donna l'avrebbe dovuta rubare e portare al suo principale, passando per la strada secondaria, percorrendo la terra di mezzo e sbucando nella zona morta. In cambio, avrebbe ricevuto pesce a domicilio per il resto della sua vita.
Dopo aver preso possesso della potente vettura, la donna proseguiva in direzione del primo vettore, scadendo in una triste rissa tra bolidi. La fiancheggiava una razza di Mustang con zanne di Mammut, con spregevole andatura. Le avevano detto che sarebbe stato un compituccio da boyscout, una passeggiata sul lungo mare. Stronzate.
La donna era stata chiaramente fottuta. E rischiava di essere fottuta anche da quelle zanne che le stavano solleticando il culo. La Cadillac stava andando in pezzi. E con lei, i sogni della fornitura di pesce per la vita.
Marlon l'aveva avvertita: "Brandire quel volante con la tua esperienza non ti salverà dai ceffi dellà città vecchia". Marlon aveva ragione.
La donna aveva rubato la Cadillac del sindaco di Gotham. E ora aveva tutta la città vecchia dietro di sè. Davanti, solo il mare. Finirci dentro con la Cadillac dando un dispiacere al sindaco, o frenare in tempo?
Dopo essersi sistemata le folte ciglia in 4d, la donna optava per la prima scelta. Ma l'innocente tuffo le costò l'arresto immediato e la confisca di ogni bene, che comprendeva il suo fedele costume nero lucidato giornalmente, e il dvd in edizione limitata del film "Il gatto a nove code".
E la donna ripensava ai bei tempi, quando si cibava degli avanzi del pesce gustato dai pezzi grossi di Gotham. Ora, per lei, solo avanzi di galera.

25/02/11

L'uomo senza tv

Ho conosciuto un uomo senza tv, in questa era.....in questo tempo.
E quest'uomo, senza uno scatolone ultrapiatto di 46 pollici full hd con possibilità di gustarsi Avatar in 3D, era l'uomo più tecnologico che io abbia mai conosciuto. Non era al passo col tempo, non con il nostro. Il nostro l'aveva superato da una vita. Probabilmente era un cyborg.
Parlava di politica, di matematica, di fisica, di gruppi punk e di un mucchio di altre cose, che io, 22enne ignorante, ignoravo.
L'uomo senza tv andava al cinema. Secondo lui “Bastardi senza gloria” non era al livello di “Pulp Fiction” o di “Kill Bill”. Secondo me lo era. Ma ora non ne sono più convinto.
È questo che succedeva di norma dopo circa 5 minuti di conversazione con l'uomo senza tv. Tutte le tue convinzioni vanno al tappeto come qualsiasi pugile che incontra Balboa nel suo momento di gloria.
Nella sua specialità, l'uomo senza tv era un peso massimo. La situazione più normale del mondo, raccontata da lui diventava una specie di operazione dei servizi segreti, assumendo spesso dei risvolti inquietanti. Probabilmente la sua mente aveva staccato il pass per un itinerario fuori dal comune. Una peculiarità che spero aver ereditato da lui.
Ma nella mente dell'uomo senza tv si era inceppato qualcosa. La tecnologia sa essere davvero bastarda. E quando i pezzi non stanno più insieme, è difficile sostituirli. Il libretto delle istruzioni ti porta fuori strada, lo fa di proposito. L'uomo senza tv sarebbe stato d'accordo con me.
Probabilmente si è preso una lunga vacanza per ristabilire l'ordine di quei pezzi.
Nel frattempo, mi piace pensare che proprio in questo momento, l'uomo senza tv si aggiri in un infinito centro commerciale alla ricerca di una splendida tv di ultima generazione. E che dopo aver spaventato il commesso con discorsi di difficile interpretazione, scelga una tv che lo soddisfi e torni con il cofanetto della trilogia di Kill Bill in blu-ray.
Il terzo capitolo, lo vedremo insieme.

A mio zio.

07/02/11

Contrasti

B: "Credi di essere felice? Avanti, rispondi sinceramente. Credi davvero di esserlo?"

N: "So che per te dev'essere difficile da accettare. Ma si, sono davvero felice. Senza te."

B: "E' la più grande cazzata dopo quella del treno."

N: "E quale sarebbe, quella del treno...."

B: "Quella che mi dicesti quando eravamo sul treno. Direzione "Abisso". Te lo ricordi, cosa mi dicesti?"

N: "Ti dissi che non ti amavo più."

B: "Si. E sappiamo entrambi come andò a finire quella notte. La notte dell' "Abisso". Non puoi dare colore alla tua preziosa vita, senza me. Non puoi cavalcare l'onda come facevamo insieme. Non potrai mai sentirti vivo, senza me. Perchè sarai sempre e comunque una nullità."

N: "Vedi. Commetti lo stesso errore di quando eravamo insieme. Credi di sapere tutto di me, mentre invece non sai nemmeno chi sei tu. Dev'essere frustrante, e lo capisco. Ma non cercare di cambiare la realtà...."

B: "La realtà? Ma di quale realtà parli? Senza la nostra unione non c'è alcuna realtà. Tu sei solo cenere. E io luce incompiuta. La pura verità è che la stai evitando, la fottuta realtà. E quando lo capirai, forse non ci sarà più spazio per noi."

N: "Stai dicendo un mucchio di cazzate. Ecco qual è la verità. E tutto questo dimostra che siamo davvero incompatibili. Più di quanto pensavo. Non è colpa mia, nè tua. Ma ricordo più contrasti che momenti di quiete."

B: "Ma cosa pensavi di trovare in me? Davvero, mi riesce difficile capirlo. Se è la quiete dei sensi che cercavi, beh....sei andato decisamente fuori strada. E forse è davvero meglio che ci separiamo per un pò.
Io sono qui, fra una pagina e l'altra. Potrai trovarmi senza alcun impedimento. Ti do circa due settimane, e vedrai come tornerai da me, di nuovo in cerca dell'albore.

N: "Va bene. Ma non contarci troppo. Sei tu quella che ha bisogno di me. Non il contrario.