29/09/12

TextEdit


Sono qui. Mi vedi? No, non sono abbronzata. Se non ci pensi tu non so che fare. Inutile che ti agiti, inutile che ti scaldi tanto. Certo che mi vanto, cosa dovrei fare? Non ti prenderò la mano. Non ti guiderò.
Sappi che non farò nulla di tutto questo. Mi vedi? E allora vieni da me quando cala la notte e i pensieri volano. Vieni da me come la pioggia sull'asfalto, come labbra di turno. Vieni da me per ferirmi, per farmi nera. Vieni.
Sappi però che rimarrò incompresa, vogliosa di una festa a sopresa con i colori che contano. Verseggiami, sorseggiami, assaggiami mentre la tua mente s'innamora di me. Spaccami in due, fatti l'opinione che desideri e detestami quando vai a capo. Cazzi tuoi se mi lasci per un caffè.
Girati intorno se serve. Trova l'ispirazione, fattela dare da quella canzone. Quella che ami, che odi. Poi buttala giù come viene, senza perdere troppa vita. Stringi l'arnese e coprimi d'inchiostro. Sono tua.

Ci sei? L'avventura è ricominciata, amore mio. Stringimi, correggimi, cancellami. La tua fantasia è la mia agonia. Stampami, venera il mio fondo pagina e condividimi su Twitter. Ora sono come la pallina di un flipper, un pò di qua un pò di là. Ma ricorda che vengo da te. E se vuoi riprendermi fallo, ti prego.

Editami come solo tu sai fare, torturami, intrecciami fino a farmi soffrire.
Dammi una spolverata nelle serate morte. Quando l'ispirazione t'abbandona e non sai più dove sbattere la testa. Sfogati con me, sono tua.
Ci sei?