09/10/09

Recensione Ingloriosa

Vi voglio far leggere una recensione sull'ultimo di Tarantino, ma non tanto per il fatto che lo giudica in modo negativo in lungo e in largo, ma soprattutto per gli elementi che mette sul tavolo.
La rece in questione è di Donata Ferrario di FilmUp.
"Chi inneggia al capolavoro, chi parla di bufala. Come spesso succede, è una via di mezzo: un mix delle due cose. (…) Insomma tra pop e autore, in disequilibrio continuo. In Bastardi senza gloria c’è tutto Tarantino: i suoi omaggi cinefili, i suoi dialoghi lunghissimi, un po’ di pulp, ma è all’insegna dello strafare, da parte di chi ha tanto da dire e mostrare, ma non riesce a sfrondare. Ciò che ne deriva è un’indigestione di elementi, una dilatazione eccessiva dei tempi, in cui a trovate geniali (ma già viste) si affianca una piattezza e una noia annichilenti. Colpisce che in Bastardi senza gloria, genere “nazi-film” o “war-movie”, l’azione sia quasi nulla e la violenza sia più ridotta rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un film simile: tutto si annacqua in infiniti dialoghi, tra personaggi che discutono per decine di minuti seduti a un tavolo, in una logorrea che decentra il film che, nelle intenzioni, è una spietata e sanguinosa vendetta contro i nazisti."

Tanto per cominciare, la cara Donata sembra aver letto già qualche recensione prima di scrivere la propria, vista la frase con cui inizia. E questo già non depone a suo favore, perchè, secondo il mio parere, dimostra di aver bisogno di buttare l'occhio qua e là al lavoro dei suoi colleghi.
Continua con il dire che in Bastardi senza Gloria c'è tutto Tarantino, e poi mi parla di piattezza e noia annichilenti. Beh, cara Donata, non ci siamo proprio. Se bisogna scrivere tanto per criticare, è meglio cambiare mestiere. Ma l'apice arriva dopo un pò, quando scrive che da un film di genere "nazi" o "war", ci si aspetterebbe molta più azione e violenza. Innanzitutto il film in questione non appartiene a nessuna delle categorie citate dalla giornalista. E inoltre, tutti sanno (o almeno chi lo segue) che la violenza non è mai stata il cardine trainante dei film di Tarantino, eccezion fatta per Kill Bill (ma credo che anche lì i dialoghi sono predominanti).
"Una spietata e sanguinosa vendetta contro i nazisti"? Nelle intenzioni (non si sa di chi, poi) il film dovrebbe essere incentrato su questo? Donata dovrebbe seguire i film con più attenzione, e trarne il risultato da ciò che viene proposto alla vista e all'udito, e non da quello che aveva immaginato la sua colta mente prima di entrare in sala.
In Bastardi senza Gloria c'è molto, ma molto di più.

2 commenti:

sarah ha detto...

Beh mi toccherà vederlo quanto prima sto film, almeno posso anche io sbugiardare Donata! Cmq dai, Tarantino ha da sempre folli ammiratori e feroci detrattori..evidentemente la giornalista in questione fa parte dei secondi. Magari non è un film "da tutti", chi lo sa? Ciauz

Matteo ha detto...

E brava sarah....
Ma sicuramente non è un film da Donata.