25/07/21

Far finta che ci sei


Decidiamo insieme quale parte di letto ci spetta. Io propongo la sinistra per te, così sei più vicina al bagno.
Chi tace, acconsente.
Possiamo ordinare una pizza e magari riordinare le idee dopo, con più calma, quando il vizio di noi avrà sfiorato il tramonto.
Un cenno potrebbe bastare.
Se a te va, ma solo se a te va, potremmo stilare le liste dei nostri limiti, e vedere in quanti punti combaciano.
Parla più forte. Non ti sento.
Io credo che dovremmo farlo. Voglio dire, almeno proviamoci. Cosa rischiamo? Quante volte abbiamo già fallito e implorato i nostri occhi di non incontrarsi?
Eppure ti ho incontrata di nuovo per davvero, persa nei tuoi movimenti, con l’anima zuppa di sudore durante un pomeriggio d’estate. Andavi lenta come la nostra voglia di rinascere, poi hai accelerato con la voglia di sfuggire a ciò che era stato. Ed io mi sono ripromesso, ancora una volta, di smetterla di far finta che ci sei.

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