Anna aveva perso la dignità e poi anche il lavoro. Si era presa un anno sabbatico; Black Sabbath, 666 e 7 giorni su 7 a dannarsi l’anima. Aveva raschiato il fondo del barile e poi era stata salvata da quel vinile; dopo aver scoperto gli Abba, Anna aveva preso le distanze da un certo mondo. Al suo SOS aveva subito risposto Costanza; pace fatta.
Oggi si riaffaccia il weekend e la faccia di Anna inaugura il suo storico brand. Notte infinita, sudore tra le dita e via finché si muore.
Anna, che se la chiami non si scompone, si gira nel letto a pancia sotto e ci sorride dal suo lato più corrotto.
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