15/10/12

Le strane creature di Coney Island



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La puzza di fritto cominciò a trafugare le sue strette narici. Ma da dove veniva?
Arya, dopo un'attenta e scrupolosa occhiata, individuò un carretto ambulante, sporco e colorato a morte. La straniera venne calamitata a destra e poi a sinistra, di qua e di là. Sballonzolata come se posasse il suo culo su montagne russe in collaudo.
Un clown le prese un braccio, un coniglio l'altro. Aveva un gran tiro quella sera. Ma ora Arya era la fune, e quelle narici trafugate sputavano fuoco. Fu in quel momento che abbassò gli occhi verso l'asfalto sabbioso e vide le sue Nike ben distanziate da terra. E continuò a guardarle, finchè non percepì la spiacevole sensazione di essere nei cieli di Coney Island. Si muoveva, si agitava, si aggrappava alle nuvole. Imparò in fretta a volare, ma non si scordò mai come si piangeva.

Quella notte del 12 novembre a Coney cadde pioggia in abbondanza. Non ci furono molti sopravvissuti, e chi si salvò cambiò pelle.
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E' l'inizio, il mezzo, la fine...chi lo sa. L'unica cosa che conta è che esiste.

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