La rece in questione è di Donata Ferrario di FilmUp.
"Chi inneggia al capolavoro, chi parla di bufala. Come spesso succede, è una via di mezzo: un mix delle due cose. (…) Insomma tra pop e autore, in disequilibrio continuo. In Bastardi senza gloria c’è tutto Tarantino: i suoi omaggi cinefili, i suoi dialoghi lunghissimi, un po’ di pulp, ma è all’insegna dello strafare, da parte di chi ha tanto da dire e mostrare, ma non riesce a sfrondare. Ciò che ne deriva è un’indigestione di elementi, una dilatazione eccessiva dei tempi, in cui a trovate geniali (ma già viste) si affianca una piattezza e una noia annichilenti. Colpisce che in Bastardi senza gloria, genere “nazi-film” o “war-movie”, l’azione sia quasi nulla e la violenza sia più ridotta rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un film simile: tutto si annacqua in infiniti dialoghi, tra personaggi che discutono per decine di minuti seduti a un tavolo, in una logorrea che decentra il film che, nelle intenzioni, è una spietata e sanguinosa vendetta contro i nazisti."
Tanto per cominciare, la cara Donata sembra aver letto già qualche recensione prima di scrivere la propria, vista la frase con cui inizia. E questo già non depone a suo favore, perchè, secondo il mio parere, dimostra di aver bisogno di buttare l'occhio qua e là al lavoro dei suoi colleghi.
Continua con il dire che in Bastardi senza Gloria c'è tutto Tarantino, e poi mi parla di piattezza e noia annichilenti. Beh, cara Donata, non ci siamo proprio. Se bisogna scrivere tanto per criticare, è meglio cambiare mestiere. Ma l'apice arriva dopo un pò, quando scrive che da un film di genere "nazi" o "war", ci si aspetterebbe molta più azione e violenza. Innanzitutto il film in questione non appartiene a nessuna delle categorie citate dalla giornalista. E inoltre, tutti sanno (o almeno chi lo segue) che la violenza non è mai stata il cardine trainante dei film di Tarantino, eccezion fatta per Kill Bill (ma credo che anche lì i dialoghi sono predominanti).
"Una spietata e sanguinosa vendetta contro i nazisti"? Nelle intenzioni (non si sa di chi, poi) il film dovrebbe essere incentrato su questo? Donata dovrebbe seguire i film con più attenzione, e trarne il risultato da ciò che viene proposto alla vista e all'udito, e non da quello che aveva immaginato la sua colta mente prima di entrare in sala.
In Bastardi senza Gloria c'è molto, ma molto di più.
"Chi inneggia al capolavoro, chi parla di bufala. Come spesso succede, è una via di mezzo: un mix delle due cose. (…) Insomma tra pop e autore, in disequilibrio continuo. In Bastardi senza gloria c’è tutto Tarantino: i suoi omaggi cinefili, i suoi dialoghi lunghissimi, un po’ di pulp, ma è all’insegna dello strafare, da parte di chi ha tanto da dire e mostrare, ma non riesce a sfrondare. Ciò che ne deriva è un’indigestione di elementi, una dilatazione eccessiva dei tempi, in cui a trovate geniali (ma già viste) si affianca una piattezza e una noia annichilenti. Colpisce che in Bastardi senza gloria, genere “nazi-film” o “war-movie”, l’azione sia quasi nulla e la violenza sia più ridotta rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un film simile: tutto si annacqua in infiniti dialoghi, tra personaggi che discutono per decine di minuti seduti a un tavolo, in una logorrea che decentra il film che, nelle intenzioni, è una spietata e sanguinosa vendetta contro i nazisti."
Tanto per cominciare, la cara Donata sembra aver letto già qualche recensione prima di scrivere la propria, vista la frase con cui inizia. E questo già non depone a suo favore, perchè, secondo il mio parere, dimostra di aver bisogno di buttare l'occhio qua e là al lavoro dei suoi colleghi.
Continua con il dire che in Bastardi senza Gloria c'è tutto Tarantino, e poi mi parla di piattezza e noia annichilenti. Beh, cara Donata, non ci siamo proprio. Se bisogna scrivere tanto per criticare, è meglio cambiare mestiere. Ma l'apice arriva dopo un pò, quando scrive che da un film di genere "nazi" o "war", ci si aspetterebbe molta più azione e violenza. Innanzitutto il film in questione non appartiene a nessuna delle categorie citate dalla giornalista. E inoltre, tutti sanno (o almeno chi lo segue) che la violenza non è mai stata il cardine trainante dei film di Tarantino, eccezion fatta per Kill Bill (ma credo che anche lì i dialoghi sono predominanti).
"Una spietata e sanguinosa vendetta contro i nazisti"? Nelle intenzioni (non si sa di chi, poi) il film dovrebbe essere incentrato su questo? Donata dovrebbe seguire i film con più attenzione, e trarne il risultato da ciò che viene proposto alla vista e all'udito, e non da quello che aveva immaginato la sua colta mente prima di entrare in sala.
In Bastardi senza Gloria c'è molto, ma molto di più.
2 commenti:
Beh mi toccherà vederlo quanto prima sto film, almeno posso anche io sbugiardare Donata! Cmq dai, Tarantino ha da sempre folli ammiratori e feroci detrattori..evidentemente la giornalista in questione fa parte dei secondi. Magari non è un film "da tutti", chi lo sa? Ciauz
E brava sarah....
Ma sicuramente non è un film da Donata.
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